votate questo blog

La musica che vi accompagnerà in questo viaggio

DOVE STIAMO ANDANDO?


“VEGLIATE … PERCHÉ NON SAPETE IN QUALE GIORNO IL VOSTRO SIGNORE VERRÀ”
(Matteo 24:42)  “Negli ultimi tempi … gli uomini saranno … attaccati ai piaceri più che a Dio”



“Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, traditori, sfrontati, accecati dall’orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, con la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore” (1Timoteo 3:1-5 – CEI). Queste parole furono scritte, sotto ispirazione divina, circa 2000 anni fa da un apostolo cristiano, Paolo. Ne vedete l’adempimento nei nostri giorni? Gli avvenimenti mondiali precipitano ogni giorno di più verso il disfacimento globale del sistema politico-economico e sociale stabilito dall’uomo sulla terra. Neppure la religione riesce a far fronte alla crisi, come dimostrano i continui scandali di cui sono protagoniste le gerarchie ecclesiastiche. Avanza, di pari passi, una decadenza generale di princìpi e valori morali che spinge le persone a vivere solo per se stesse e per ciò che possono ottenere al presente, poiché il futuro sembra non poter far sperare nulla di buono. Tutto questo non sta accadendo per caso. La profezia biblica indica che l’attuale sistema di cose che ha rovinato la terra e la vita su di essa è giunto alla sua fine e fra breve tutti noi dobbiamo rendere conto della nostra condotta a Colui che ha creato la terra affrontandone il giudizio. Non è più, dunque, il tempo di vivere come se tutto “rimane come al principio della creazione”, come la maggioranza delle persone pensa, poiché Dio “ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che egli ha designato” (2Pietro 3:4 – CEI; Atti 17:31 – VR). Sappiamo dalle profezie bibliche che questo è il tempo ma “non sappiamo in quale giorno il Signore verrà” e non vorremo farci trovare impreparati o troppo occupati nelle nostre faccende personali quel giorno! Molti, infatti, credono e affermano di essere cristiani, semplicemente perché al momento della loro nascita è stata loro attaccata un’etichetta. Perciò Gesù, parlando del giorno in cui avrebbe portato il suo giudizio disse: “Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità”. Perché esprime un giudizio di condanna contro tali persone? Lui stesso lo spiegò: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Matteo 7:21-23 – CEI). Egli giudicherà le persone in base alle loro azioni e non per ciò che dichiarano di essere; in particolare le giudicherà per come esse stanno vivendo in questi giorni che precedono il suo giudizio: mostrano di credere che stiamo vivendo nel tempo della fine e perciò rivolgono tutta la loro attenzione al messaggio evangelico di “vegliare” in attesa del giorno del Signore o continuano a vivere come se nulla dovesse accadere cercando di farsi “una posizione” in questo sistema e di godersi appieno quello che la vita sembra loro offrire? (cfr. Luca 21:34,35).

Venusia :""Amo leggere  le  parole  di Gesù che hanno il potere  di  scuoterti. Poche ma profonde e semplici  da  capire.. Ma  non ho  mai sentito  nessuno  di chi afferma  e  parla  a nome  suo   le  sue Parole. Non aggiungo aktro


Nessun commento:

Posta un commento

nel commento seguire il tema l'argomeno del post precedente