Venusia è nata,in me, spinta del desiderio folle,di poter salvare il meraviglioso Pianeta Terra.Io non sono una scrittrice, ma con l'aiuto di tanti amici che hanno contribuito a sviluppare giorno dopo giorno questo pensiero,sono arrivata fino ad,oggi.E la mia utopia diventa ogni giorno più tangibile.
1. Colui che vive in accordo con la natura si muove in armonia con il momento presente, sapendo sempre la verità del cosa fare.
2. Non reclamando grandezza, il saggio comunica grandezza.
3. Non limitare la visione di te stesso. Non disprezzare le condizioni della tua nascita.
4. Nel trattare con gli altri, sii gentile e garbato. Mantieni la tua parola.
5. Sotto il cielo tutti possono vedere la bellezza come bellezza solo perché c’è la bruttezza. Tutti possono conoscere il bene come bene, perché esiste il male.
6. Il mite sopravvive al forte. L’oscuro sopravvive all’ovvio.
7. L’amore vince tutti gli attaccanti, è insuperabile in difesa.
8. Quando due avversari si incontrano, colui che è senza un nemico sicuramente trionferà. Quando gli eserciti sono alla pari, vince quello con compassione.
9. Il cielo non ha fretta, eppure completa tutto in tempo. 10. Sereno. Vuoto. Solitario. Immutabile. Infinito. Eternamente presente. Questo è Dio
2Eleuname dice."Sono pienamente d'accordo con te...ma purtroppo l'essere felici richiede di provare amore anche per il più piccolo insignificante insetto,apparentemente inutile ma che invece a un suo motivo di esistere...invece l'uomo continua a correre dietro ai beni materiali con il solo scopo di poter dire io ho più di te,io sono più di te...e cosi' spreca la sua piccola esistenza a rincorrere le cose inutili di chi governa sprechi la sua vita per avere più di me...allora non c'è chi è felice....io corro dietro una gazzella e mi affatico....tu corri appresso alle balene....ci ritroveremo stanchi alla fine...è tanto semplice.....diamoci la mano adesso...camminiamo insieme...costruiamo il paradiso insieme non aspettiamo il premio alla fine....Dio questo vuole.........Emiliano Martino sono pienamente daccordo con te...ma purtroppo l'essere felici richiede di provare amore anche per il più piccolo insignificante insetto,apparentemente inutile ma che invece a un suo motivo di esistere...invece l'uomo continua a correre dietro ai beni materiali con il solo scopo di poter dire io ho più di te,io sono più di te...e cosi' spreca la sua piccola esistenza a rincorrere l'inutilita che chi governa sprechi la sua vita per avere più di me...allora nonc'è chi è felice....io corro dietro una gazzella e mi affatico....tu corri appresso alle balene....ci ritroveremo stanchi alla fine...è tanto semplice.....diamoci la mano adesso...camminiamo insieme...costruiamo il paradiso insieme non aspettiamo il premio alla fine.... Yhwh Dio questo vuole........(.YHWH e la pronuncia più probabile Iahvé.) (Emiliano Martino)
Pochi giorni orsono ho incontrato due vecchie amicizie ,in condizioni difficili,mi hanno chiesto consiglio,ed io ho risposto dando loro fiducia e incoraggiamento,dichiarandogli che in loro stessi vi è un grande Potere e di credere a questo...sapendo che sempre il tutto dipende da loro...Essi sono rimasti molto soddisfatti dalle mie parole e dell'energia che mandavo A LORO, con semplicità .Infine partendo con la mia bici ho versato una lacrima d'amore ,perchè sentivo che la distanza tra me e loro era pura illusione ...un Gioco dove qualcuno resta indietro per un piccolo tempo.Nazario----------------
Come si acquisisce potere? Abbiamo detto molte volta di cosa si tratta e come ci si sente a contenere più luce, ma parliamo in modo specifico di come questo succede. Quando iniziate a ri-muovere il velo e raggiungete la vibrazione più elevata, diventate immediatamente consapevoli della connessione con le altre persone… il modo più facile di acquisire potere è quello di dare potere alle persone intorno a voi. E' molto semplice; non è affatto complicato. La difficoltà è che spesso non potete vedere dove questo vi porterà. Non è un'azione con cui l'umanità ha avuto a che fare finora. La vostra tendenza abituale è di cercare di aiutare un'altra persona. Se una persona viene da voi con un problema od una situazione dove ha semplicemente bisogno di una piccola spinta, voi siete assolutamente proprio là per aiutarla ad andare nella direzione che sarebbe il massimo per lei. Che dire del vero empowerment? E se potenziaste quella persona in modo che possa lasciarvi? E se potenziaste quella persona in modo che possa andare contro il lavoro che stavate facendo? Quanta fiducia avete nell'umanità? Quanta fiducia avete nel vostro spirito? Ecco a cosa porta questo. Se avete fiducia nel processo, inizierete a dare potere a tutti ad ogni occasione che avete perché anche se vi lasciano, anche se non sono nel vostro campo, anche se non c'è alcun legame di sorta, questo ha cambiato più la vostra energia della loro. Questa è la chiave che la maggior parte di voi troverà che vi porterà quella parte che vi siete portati da Casa, quel frammento del puzzle che tutti voi avete cercato che chiamate la vostra passione, il vostro scopo, il vostro intento ed il vostro percorso. Tutti quei frammenti adesso stanno venendo alla luce ma arriveranno tramite le persone intorno a voi. Quanta luce potete mettere negli occhi e nei cuori delle persone intorno a voi ogni singolo giorno?
Vi chiediamo quando andate a dormire di sera, di fermarvi soltanto per un attimo per chiedervi: "A che cosa ho dato potere oggi? Che cosa ho fatto oggi che era nella direzione di motivare fortemente, altruisticamente gli altri a trovare la propria luce?" Anche se credete che il loro frammento non combaci con il vostro o non abbia alcuna connessione con voi, se date loro potere essi metteranno il loro pezzo nel puzzle a cui appartiene e questo fa sì che tutto combaci anche nel vostro mondo. Così, anche se non c'è una connessione diretta, il segreto della vita sarà di dare potere alle persone intorno a voi.
Non è facile da fare perché a volte date loro semplicemente il permesso di essere ciò che sono. Date loro fiducia ed incoraggiamento, date loro una spinta per fare quel primo passo sapendo che poi dipende da loro. Essi devono passare attraverso quel processo, ma non fa alcuna differenza quale sarà il risultato della loro vita. L'azione era che voi in qualche modo avete dato loro potere. Il vostro primo pensiero è che questo è grandioso perché la loro luce diventerà un pochino più luminosa, ma vi diciamo che è nulla in confronto a quanto la vostra luce è aumentata per via della loro acquisizione di potere. Se desiderate mantenerla, immaginate un modo per distribuirne il più possibile.
STEVE ROTHER IL GRUPPO - ESPAVO
E' VERO SE NOI SIAMO FORTI, SIAMO PIENI DI LUCE NON E' DIFICCILE DARE ALLE PERSONE A NOI VICINE CORAGGIO E FORZA DI PROSEGUIRE CON CORAGGIO LA NOSTRA VITA LA NOSTRA QUOTIDIANITA'.TROVO QUESTO POST MOLTO INCORAGGIANTE SPECIE IN QUESTO PERIODO DOVE TUTTO SEMBRA CHE CI CROLLI ADDOSSO MA MAI PIANGERSI ADDOSSO ANZI DEVE ESSERE UNO SPRONO PER REAGIRE CON AMORE E ALTRUISMO. DARE CORAGGIO IN TUTTE LE SUE FORME GRAZIE INFINITE A TE NAZARIO E A TUTTI QUELLI CHE HANNO COLLABORATO A SCRIVERE TUTTO CIO'. LO INSERISCO SU VENUSIA SE POSSO. UN ABBRACCIO DI LUCE, TANTA LUCE AI VOSTI CUORI E' TUTTO CIO' CHE HO
Col Cuore Immagino☆Creo☆SONO*
Grazie Nazario per l'invito a riflettere su qualcosa che si può anche dare scontata..magari..ad un certo punto.Invece solo con l'Attenzione dando Attenzione e prestando Attenzione a quello che ci accade nel momento Presente..possiamo arrivare a Sentire veramente e..in seguito a Comprendere Tutto quello che ci accade,anche nella relazione con gli altri..sentire separazioni è un grande gioco della mente ma facile ancora ricaderci..e comunque alla fine è pur sempre solo per imparare su noi stessi,su nostre lezioni e su quanto invece siamo connessi proprio a Tutto e..proprio nessuno resta "indietro" a nulla.. quando smettiamo di de*finire..quello che così non può essere mai...♥
Ma perchè gira e rigira si dicono le stesse cose che migliaia di anni fa son state scritte , perchè continuate ad inventarvi cose che non esistono Gli extratterestri esistono da molto non hanno ne dischi volanti non ne hanno bisogno .
Certo che uno scontro ci sara. E CI SARA TRA LE FORZE DEL MALE E QUELLE DEL BENE. Perchè non volete ammattere e attenervi alla parola di Dio. Perché non li chiamate Angeli, vi sembra troppo semplice e infantile_ Eppure non me lo sono inventato io ci sono raffiguarzioni degli antichi egizi di angeli di luce e se li hanno scoltpiti nel rocce o altro è perchè li hanno visti non vi pare?. PARLATE LA STESSA LINGUA DELLA BIBBIA SOLO CHE Là ADATTATA AI TEMPI
Ma così offendete il Nostro Creatore offendete la sua Creazione la sua potenza
Gesù era un Angelo ma Dio il Padre Nostro l' ha fatto Uomo e lìha mandato sulla terra per insegnarci ad amare a rispettarci e rispettare tutto ciò che il Creatore ha creato per noi.
Buone le intenzioni ma non sono del tutto d'accordo... spero di non rompere troppo ma da tempo sto facendo alcune ricerche sulla spiritualità in genere, mi sembra ci sia un marcato dualismo: lo spirito è buono, la materia è negativa. mi sembra esagerato dire che "il conflitto e la sofferenza è la ragione per cui l'anima si trova al mondo per crescere"... secondo me prima di tutto siamo al mondo per essere felici, perchè qualcuno ci ha amato ed è questa l'esperienza più bella!!
Nel bene o nel male siamo noi che la modifichiamo la materia ci serve per crescere spiritualmente e la spiritualità ci serve per mettere ordine in questa realtà fatta di materia ogni cosa non può esistere senza l'altro! per vivere in armonia con il tutto bisogna trovare un punto di equilibrio senza scegliere da che parte stare o essere perchè noi siamo il tutto....non esiste il bene o il male perchè noi siamo entrambi le cose!tutto è dentro noi.
Qui si aprirebbero varie riflessioni...
l'equilibrio di cui parli (che condivido a primo ragionamento) cosa intendi? un bene o un male? ...come puoi dire che non bisogna scegliere se dici che dobbiamo trovare l'equilibrio (questa è la scelta: trovare l'equilibrio!)
ciao
Quello che intendo io secondo me è che non bisogna schierarsi all'estremismo e accanirsi ad un solo opposto ciòè trovare una terza forza che li sostenga entrambi...perchè entrambi gli opposti ci insegnano qualcosa....!!! senza spiritualità non potresti apprezzare la materialità che ti fa amare incondizionatamente tutto il creato senza la materialità il tuo spirito non evolve perchè impara da essa
la materialità è un processo che ogni creatura deve fare come esperienza per evolvere per far screscere la propria coscienza o spiritualita o anima puoi chiamarla come vuoi!
non ho mai inteso che la materialità è il male anzi....in questo video volevo trasmettere che la materialità ci insegna ad essere piu forti le esperienze negative non è colpa della materialità ma di come noi scegliamo di viverla in base alle strade che prendiamo è solo nostra la responsabilità!
ShinyPeace in risposta a fraFRA78able 2 mesi fa nella playlist Uploaded videos
infatti il karma è un processo per imparare dai nostri errori che facciamo durante l'esperienza in questa realtà finchè non impari ti ritornerà....ciò che semini prima o poi raccoglierai...non è una punizione ma è una sfida di noi stessi per migliorare la nostra coscienza!
ShinyPeace
La Terra soffre e noi e non solo per ll'nquinamento dei mari, dei
cieli e del sottosuolo,:Soffre anche per il disamore che regna nei
popoli.Faremo in tempo a salvarla? o aspettiamo che accade cio'
che accadde molti e molti secoli fa?
" YHWH (DIO PADRE ONNIPOTENTE) vide che la malvagità
degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal
loro cuore non era altro che male. [6]E il YHWH si pentì di aver
fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. [7]YHWH
disse: «Sterminerò dalla terra l'uomo che ho creato: con l'uomo
anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono
pentito d'averli fatti». [8]Ma Noè trovò grazia agli occhi di .
YHWH
.
IL DILUVIO
[12] YHWH gardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni
uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra.[9]Questa è la
storia di Noè. Noè era uomo giusto e integro tra i suoi
contemporanei e camminava con Dio. [10]Noè generò tre figli:
Sem, Cam, e Iafet. [11]Ma la terra era corrotta davanti a e YHWH
piena di violenza.
[12]Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo
aveva pervertito la sua condotta sulla terra.
E ricordiamo che nessumo sa e sapra' ne l'ora ne il giorno di quando
riaccadra
Madre Terra, madre stella, tu che sei invocata con migliaia di nomi, ricordiamo tutti che siamo cellule del tuo corpo e danziamo insieme. Tu sei il grano e il pane che ci sostiene ogni giorno. E come tu sei paziente con i nostri sforzi per apprendere, noi saremo pazienti con noi stessi e chiunque altro. Siamo raggi di luce e buio inviolabile, l'equilibrio. Tu sei l'abbraccio che rincuora e la libertà al di là della paura. Entro di te nasciamo, cresciamo, viviamo e moriamo. Tu ci conduci attorno al cerchio per rinascere, tra di noi danzi per sempre." (Starhawk)
E' importate sapere come al Padre nostro fa piacere sentirsi chiamare per nome
Tutti dicono DIO DIO DIO
DIO e' solo un aggettivo non e' un nome
E' DIRE SIGNORE MA QUALE SIGNORE?
Vi faccio un esempio: Se sono per strada e vedo qualcuno che conosco e non ricordo il nome,chiamo:
Signore, Signore.
Quante persone si girano secondo voi?
Tante.
Ma se so il suo nome e lo chiamo per nome certo che sara lui a girarsi e vedere chi lo sta chiamando.
Giusto?
Venusia ha fatto solo un piccolo esempio nella sua Umilta'
Questo per dirvi che quando vi rivolgete al Padre mio che sta nei cieli
Non di dio mio dio mio
chiamatelo per nome e egli si girera' e vi prestera,; ascolto
Lo dico perche' Io lo faccio sempre
Perche' questo video? Per ricordavi che Gesu' e' un modello da imitare e che la sua morte non e' stata vana
Buona letttura
Il nome di Dio
Il nome nella Bibbia.
Il nome indica, nella logica biblica, l'essere stesso, il preminente carattere di
chi ne è l'oggetto.
Quando il primo uomo venne all'esistenza, la Scrittura dice: «E l'Eterno Iddio
formò l'uomo dalla polvere (afar) della terra (adamah)» (Genesi 2:7). E quella
creatura venne chiamata Adam (il terreno) perché era stata formata dall'adamah
o terra. L'adamah è specificamente il terreno fertile, quello che in latino è
chiamto “humus”, da cui deriva l'italiano “uomo”.
Un altro esempio lo possiamo vedere dal nome che, successivamente l'uomo
('Ish = Uomo maschio) Adamo, diede alla sua compagna ('Isshà = Uomo
femmina o donna, perché tratta dall'uomo), e cioè Eva (chawwàh) che significa
“colei che dà la vita”.
Infine il nome fra i più conosciuti è quello di Gesù (ebraico Yehoshua,
abbreviato Yeshoua) che significa “Yahweh salva”, cioè colui che porta o è la
salvezza di Yahweh, e quindi il Salvatore.
Il nome divino nelle Scritture ebraiche.
h d h y
H W H Y
(La scrittura ebraica si svolge da destra a sinistra).
Che cosa significa YHWH? Sembra che derivi dalla forma verbale “essere”.
In Esodo 3:14, Dio dice: «IO SONO colui che SONO», intendendo non solo che
Egli esiste, ma che esiste in assoluto per Sé stesso, increato ed al di fuori del
tempo e dello spazio. Tutte le altre esistenze hanno avuto un principio o inizio e
quindi per tutto il tempo passato prima della loro esistenza esse NON ERANO,
mentre Dio può affermare di ESSERE SEMPRE in ogni passato e in ogni futuro,
«ab eterno, in eterno» (Salmo 90:2).
Inoltre, nell'Essere divino è anche il concetto di causa dell'esistenza di ogni
altra cosa. Ogni essere vivente può dire di esistere da quando e come Dio ha
voluto che fosse, e di continuare ad esistere in virtù della volontà divina, e che
sarà finché Dio vorrà. Solo Dio può affermare «IO SONO colui che SONO» o, come
altri traducono, «SARÒ quel che VORRÒ ESSERE». Naturalmente quando è l'uomo a
riferirsi a Dio, egli lo chiama: COLUI CHE È.
Perciò, nel nome YHWH dobbiamo non solo vedere il concetto di esistenza
increata e creatrice, ma anche il concetto di eternità: per questo motivo i
traduttori biblici hanno sostituito YHWH con ETERNO o SIGNORE (cioè Padrone,
Possessore, in quanto Dio Creatore).
Essendo Dio l'Esistente nell'eternità (passata e futura, se riferita al nostro
senso del tempo, ma in realtà al di fuori del tempo e dello spazio, in quanto Dio è
anche Colui che ha creato il tempo e lo spazio ed ogni cosa), è evidente che Egli
è l'Eternità e l'Infinito, è la Fonte di ogni altra esistenza, è Unico nella Sua
Divinità, è Incorruttibile, è Immortale, è la Fonte di ogni energia (Onnipotente),
di ogni Sapienza (Onnisapiente), dell'Amore e della Giustizia, perciò Egli,
l'Essente è SANTO.
Ora, tutti questi attributi divini, che formano l'essenza divina, sono come le
sfaccettature di un diamante, e questo Unico Diamante che brilla di luce propria è
YHWH, nome ineffabile di Dio.
Quanto è difficile per noi mortali, capire l'essenza divina! Per spiegare, solo in
maniera imperfetta e pallidissima Chi e Che Cosa è Dio, occorrono moltissime
parole. Ma tutti questi tentativi umani di spiegare l'essenza divina, Dio
comunicandosi, li concentra in una sola parola: YHWH, IO SONO, cioè IL TUTTO,
IL TOTALMENTE ALTRO, L'INCONOSCIBILE.
2
La pronuncia esatta di YHWH è andata perduta, dimenticata nel tempo,
soprattutto perché nel timore di pronunciare il nome di Dio in maniera vana, essa
fu sostituita dalla parola Adhonày (Signore) o Eloah (Dio, al singolare; da non
confondere con Elohim = Dio al plurale).
Anche nella lettura delle Scritture, gli antichi ebrei evitavano di pronunciare il
nome di Dio quando esso compariva nel testo, sostituendo la pronuncia con
quella di Adhonày (Signore).
Essendo la Scrittura ebraica formata da sole consonanti, la sua lettura non
era sempre facile e la correttezza fonetica veniva assicurata dai dotti scribi e dai
sacerdoti tramandandola a viva voce.
A causa delle vicissitudini storiche d'Israele, specialmente dopo il grande
esilio del 70 della nostra Era, con la dispersione dei superstiti ebrei fra le varie
nazioni gentili, fu necessario provvedere a tramandare la giusta pronuncia della
lettura mediante l'inserzione nella Scrittura ebraica consonantica di alcuni segni
ortografici indicanti anche le lettere vocaliche.
Questo accadde verso il VII secolo della nostra Era per merito di studiosi
ebrei detti Massoreti (o Masoreti). Dalla scrittura consonantica si passò, quindi,
alla scrittura sillabica.
Accadde così che, nella lettura, quando compariva il nome di Dio con le sue
quattro lettere consonanti YHWH (detto anche tetragramma), normalmente letto
come se fosse scritto Adhonày (Signore), oppure Eloah (Dio), secondo l'uso
massoretico, fu possibile essere guidati alla giusta pronuncia dai rispettivi segni
vocalici posti sotto o sopra alle consonanti del tetragramma, e cioè:
- quando al tetragramma YHWH erano inserite le vocali a-o-a (di Adhonày),
si presentava come Yahowah e si doveva leggere Adhonày (Signore);
- quando al tetragramma YHWH erano inserite le vocali e-o-a (di Eloah),
si presentava come Yehowah e si doveva leggere Eloah (Dio).
La forma Yehowah fu introdotta nelle versioni della Bibbia in altre lingue e
adattata alla pronuncia in ogni lingua. In italiano, ad esempio, assunse la forma
Ieova o Geova.
Va precisato che in merito alla pronuncia originaria del nome divino non vi è
certezza assoluta. Comunque, gran parte degli studiosi oggi ritiene che il nome di
Dio in ebraico debba essere Yahwèh e che si debba pronunciare “Iauè”. Non
pochi sostengono che sia Yehowah.
Noi accettiamo tutte le versioni, perché pensiamo che, al di là della pronuncia
(in qualsiasi lingua), con questo nome ci si rivolge all’unico e vero Dio.
Nelle Scritture il nome di Dio è scritto quasi settemila volte, ma oggi, nella
quasi totalità delle traduzioni, esso viene sostituito con i titoli Signore o Eterno.
Il terzo comandamento.
Questo comandamento vietava (e vieta) di usare il nome di Dio invano, non
di non usarlo affatto (Esodo 20:7; Deut. 5:11). Ma il timore di poter usare il
nome divino in modo indegno portò, in Israele, alla tradizione di evitare di
pronunciarlo completamente. C'è da chiedersi quando è sorta questa tradizione,
questo divieto umano e non scritturale. Difficilmente si può stabilire.
L'uso del nome divino nel V. T. ed ai tempi di Gesù.
In tutto l'Antico Testamento si riscontra che il nome di Dio era usato dagli
Ebrei che erano in grazia di Dio:
1) Nelle conversazioni. Alcuni esempi:
- Abigail, nella sua conversazione con Davide pronunciò il nome
sacro ben otto volte! E Davide due volte. (1 Samuele 25:23-35).
- La regina di Sceba, parlando con Salomone, pronunciò il nome
divino due volte (2 Cronache 9:7).
3
- In una brevissima conversazione fra Geremia ed i Giudei il nome di
Dio venne pronunciato otto volte! (Geremia 42:1-6).
2) Nei saluti. Un solo esempio basta:
Boaz salutò i suoi mietitori: «Yahweh sia con voi!». Ed essi gli
risposero: «Yahweh ti benedica!». (Ruth 2:4).
3) Nelle preghiere. Un esempio:
Il re Ezechia, nella sua breve preghiera al Signore,
pronunciò il santo nome ben sei volte! (2 Re 19:14-19).
4) Nei discorsi spirituali. Nei suoi quattro discorsi al popolo d'Israele
Aggeo pronunciò il sacro nome parecchie volte! (Libro di Aggeo).
5) Nei Salmi e nei canti. Nei soli Salmi 29 e 34 Davide scrisse,
pronunciò e cantò il nome divino ben 34 volte! (18 e 16 volte).
Ai tempi di Gesù, in Israele, questo uso santo, del nome di Dio era stato
abolito da qualche legge nazionale? Oppure si scoprì qualche norma della Legge
di Mosè che lo vietasse? Non si legge niente in merito.
Non si legge neanche, né nel V. T. né nel N. T., di qualcuno che sia stato
lapidato per aver pronunciato il nome di Dio invano. Verosimilmente, vi saranno
stati casi del genere, in particolar modo riferiti a giuramenti falsi fatti chiamando
in causa il nome divino, scoperti e quindi puniti. Ma va detto che nessuna norma
della Legge mosaica stabiliva che il nome sacro non dovesse essere pronunciato
santamente.
Perché la maggior parte degli Ebrei non usava il nome di Dio? Non sembra
che il vero motivo per cui gli Ebrei comuni non pronunciavano il nome sacro fosse
perché troppo “scrupolosi” nell'osservanza del comandamento. Evitavano la
pronuncia del santo nome più per paura di farlo invano (se non per vero e
proprio terrore) che per scrupolosità. E si comportano così tuttora!
A questo punto possiamo chiederci: Tutti gli Ebrei evitavano di pronunciare il
nome sacro? No, perché, come abbiamo visto, il santo nome veniva usato molto
spesso. Ma da chi veniva usato il nome di Dio? La risposta è semplice: da quelli
che, nella santità, non avevano timore di farlo. Tutti gli altri, la maggior parte,
non lo pronunciavano per paura di farlo indegnamente.
Gesù pronunciò il nome di Dio?
Luca 4:17-19 in riferimento ad Isaia 61:1-2. Perché Gesù non doveva
pronunciare il nome divino, leggendo detto testo ebraico nel rotolo di Isaia?
Forse perché riteneva giusto doversi attenere alla tradizione? Proprio Lui, che
aveva rimproverato aspramente gli Israeliti che, osservando le tradizioni
annullavano la Legge di Dio? O forse perché sapeva che la tradizione vietava di
pronunciarlo, pena la lapidazione? O forse perché era indegno di pronunciarlo?
Non crediamo si possano dare risposte affermative a tali interrogativi.
Riferendoci sempre ai testi suddetti, chiediamoci:
- Il fatto che “gli occhi di tutti erano fissi su di Lui” e che “tutti gli rendevano
testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua
bocca” (Luca 4:20-22) non è una conferma che i presenti reputavano legittima e
santa la lettura della profezia di Isaia 61:1-2 ed anche la pronuncia del nome
divino da parte di Gesù? Ciò, come abbiamo visto, in considerazione del fatto che
il sacro nome veniva usato dai santi nella vita quotidiana.
- Dato che, per la tradizione ebraica, era meglio evitare la pronuncia del
nome divino, Gesù forse rischiò la lapidazione pronunciando il nome di suo Padre,
leggendo il citato passo di Isaia? Ma in base a quale legge? Egli manifestò forse
una condotta di vita non santa, per cui qualcuno poteva accusarlo di pronunciare
il nome di Dio invano?
- Ma, se non avesse pronunciato il santo nome, non avrebbe rischiato, invece,
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di essere accusato dai soliti scribi e Farisei, i quali avrebbero potuto dirgli: “ Vedi,
tu che ci rimproveri di annullare la Legge in nome delle tradizioni, anche tu fai lo
stesso!”? Cosicché, proprio da un eventuale simile comportamento di Gesù,
avrebbero avuto la conferma e la giustificazione ad osservare le tradizioni al di
sopra della Legge di Dio.
Lo stesso ragionamento vale per il testo di Marco 12:29-30 (riferito a Deut.
6:4-5) e per tutte le citazioni del V.T. fatte da Gesù, dove è scritto il sacro nome.
È vero, i Giudei cercavano di sorprendere il Signore a dire o a fare qualcosa di
illecito per poterlo accusare, “afferrare” e condurre al giudizio del sinedrio; ma
nessuno poteva “afferrarlo” per aver pronunciato il nome divino invano, e
nessuno poteva, per questo, condannarlo in base a delle tradizioni anziché in
base alla Legge di Mosè.
Perciò, siamo persuasi che Gesù, come tutti i santi, pronunciò il nome divino.
Ovviamente, anche i discepoli di Gesù usarono santamente il nome di Dio.
Il Vangelo di Matteo.
Il Vangelo di Matteo fu scritto “nella lingua e nei caratteri ebraici”, come
testimonia Gerolamo. Esso contiene più di cento citazioni del Vecchio
Testamento in cui vi è il nome divino.
Matteo, da apostolo e da ebreo, sicuramente riportò il nome divino nel suo
Vangelo, citando i passi ove esso era contenuto. Ma chi tradusse, in seguito,
il Vangelo in greco evidentemente sostituì il nome di Dio col titolo “Kyrios”
(Signore).
L’importanza del nome di Dio.
Vi è chi sostiene che non è tanto importante pronunciare, conoscere e far
conoscere il nome divino, dato che lo si può chiamare Signore, Padre o più
confidenzialmente Abbà (Papà) e in altri modi.
Siamo d’accordo, ma fino ad un certo punto. Chiediamoci: Come mai Dio
ha fatto scrivere il suo prezioso nome nelle Scritture quasi settemila volte? E
perché nel terzo comandamento Egli parla proprio del suo santo nome, anche
se ordina di non pronunciarlo invano?
Il nome del Signore, è vero, si deve santificare soprattutto ubbidendo alla
sua volontà, qualunque sia il modo in cui chiamiamo Dio; ma questa non
deve essere una giustificazione a non pronunciare affatto il sacro nome. Dio ci
vieta di pronunciarlo invano, non di non pronunciarlo assolutamente.
Qualcuno può osservare: Ma che cosa cambia, se si chiama Dio col suo
nome o in altri modi? Si prova forse qualcosa di più in seno al cuore?
Rispondiamo che ciò bisognerebbe chiederlo al re Davide, il quale, come
già detto, nei soli Salmi 29 e 34 pronuncia il nome divino ben 34 volte!
L’ipocrisia umana.
Oggi, come già detto, nella quasi totalità delle traduzioni della Bibbia, il
nome divino viene sostituito con i titoli “Signore” o “Eterno”. E sia nel mondo
cattolico che in quello protestante non viene mai pronunciato. Forse per
eccesso di zelo, come gli antichi Ebrei?
No. Non viene pronunciato perché con la dottrina trinitaria hanno fatto di
Gesù e del Padre un solo dio. Perciò, il nome divino lo hanno sostituito con
quello di Gesù. E, ovviamente, chiunque usa il nome di Dio, come noi, diventa
oggetto del loro biasimo.
Contestano e criticano aspramente chi usa la forma italianizzata “Geova”
del sacro nome Yahweh, perché è sbagliata. E siamo d’accordo con loro. Ma,
incredibilmente, non fanno lo stesso discorso con la forma italianizzata “Gesù”
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del nome Yehoshua, che è pure sbagliata. Il nome di Dio non lo accettano, il
nome di Gesù, invece, l’accettano. Noi accettiamo qualunque forma dei nomi
di Dio e di Cristo, ma preferiamo quella ebraica.
Riteniamo che pronunciare santamente il nome di Dio sia anche un atto di
amore, di riconoscimento dell'unico Sovrano dell'universo rispetto ai falsi dèi. E
se è un atto d'amore, “nell'amore non c'è paura” (1 Giovanni 4:18).
Tutti i figliuoli di Dio che pronunciano in modo santo il nome sacro non
commettono nessun peccato e non violano nessuna legge. Come faceva Davide,
che nei suoi Salmi lo pronunciava a... raffica!
Forse (e magari senza il forse), invece, il non pronunciarlo mai per la paura o
il dubbio di farlo invano, fa sconfinare nel peccato, perché “il dubbio è peccato”
(Romani 15:23).
E forse anche il comportamento ipocrita del seguire la corrente tradizionale
del non pronunciare mai il nome divino o di averlo quasi in abominio, come
certuni, fa sconfinare nel peccato, perché l'ipocrisia è peccato.
Naturalmente, disapproviamo chi fa del nome santo straccio da piedi,
usandolo spesso quando non dovrebbe essere usato.
Le tradizioni non devono sostituire i comandamenti. L'apostolo Paolo, come
Gesù, era favorevole alle sane tradizioni (1 Corinti 11:2). Gesù disapprovava il
fatto che i Giudei in molti casi sostituivano le tradizioni alla Legge, spesso
violandola (Matteo 15:3).
Nel caso del nome di Dio, come già ragionato, la tradizione non deve
sostituire il comandamento, né la paura deve avere il sopravvento sulla certezza
di sentirsi figli spirituali di Dio, santi, per i meriti di Cristo e, come tali, aventi il
diritto di pronunciare il nome del Padre.
Sappiamo bene che nessun uomo è degno e santo di per sé. La santità non ci
è concessa per meriti che non abbiamo, ma per il sangue di Cristo. Egli,
purificandoci, ci rende degni, giusti e santi agli occhi di Dio. Per mezzo di Lui
abbiamo acquisito il diritto di diventare figliuoli spirituali di Dio, con tutti i
privilegi connessi, fra cui anche quello di pronunciare senza timore, nella santità,
il prezioso e divino nome.
Il nome di Dio nel Regno.
Nel Regno di Dio, i santi porteranno in fronte il nome divino, proprio come
i santi sacerdoti ebrei. Vedi Esodo 28:36-38 e Apocalisse 3:12; 14:1; 22:4.
Dio stesso dice: «E farò conoscere il mio nome santo in mezzo al mio popolo
d'Israele, e non lascerò più profanare il mio nome santo; e le nazioni conosceranno
che io sono Yahweh, il Santo in Israele» (Ezechiele 39:7).
Allora, tutta la creazione conoscerà il sacro nome di Dio e lo santificherà e
glorificherà in eterno!
Santo Galvano
Auguri a tutti, credenti e non, perchè la Pasqua sia un momento importante per rinascere e risorgere in una nuova vita... Un bacio al vostro cuore e meravigliosa resurrezione ♥♥♥
Sara Galea
LE ALI DELLA LIBERTA'
Vorrei essere un aquilone che vola
libero tra le nuvole e il sole
e scoprire un mondo nuovo da lassù
un mondo che forse non c'è più
Guardare con gli occhi di un Gabbiano
le onde del mare che pian piano
si rincorrono senza mai raggiungersi
e sugli scogli dorati dal sole infrangersi
Vorrei essere un aquilone che va
libero sopra verdi foreste
e vedere i colori delle ali di chi
vola sospeso nel vento
Guardare con gli occhi di un Airone
laghi e fiumi da lassù
e avere la sensazione
di vedere ciò che forse non c'è più
Sentirsi come un Aquila che va
volando via con le ali della libertà
sulle vette più alte del mondo senza fare rumore e pensare che questo è l'amore
Correre come bambini in un prato infinito
accarezzare farfalle con la punta di un dito
continuare a sognare che questa è la realtà
e non pensare che un giorno svanirà
Poi farsi portare dal vento sempre più su
in un cielo immenso colorato di blu
ascoltare la musica dell'aria che da
la voglia di volare con le ali della libertà
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COME SI PUO NON CREDERE CHE ESISTE PER NOI UN GRANDE GRANDIOSO MERAVIGLIOSO CREATORE DI QUESTO MERAVIGLIO ED UNICO NOSTRO UNIVERSO NOI ERAVAMO I PRESCELTI FACCIAMO ANCORA IN TEMPO AD ASCOLTARE LA SUA VOCE. GRAZIE SARAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA TI AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO